La storia
Negli anni Cinquanta Guido Siliquini, con tanta passione e un pizzico di intraprendenza, inizia a coltivare i primi ettari di vigneto presso le amate colline di Villa Cese, una piccola frazione di Castel di Lama (AP). Inizialmente non si parla di una vera e propria azienda ma di un mestiere fatto per passione e per rispondere alle esigenze di un ristretto numero di clienti ma soprattutto amici. L’amore per il vino, il rispetto del territorio e la volontà di tramandare di padre in figlio la tradizione spinge il figlio Ado Siliquini ad affiancare il lavoro di Guido: l’azienda si ingrandisce aumentano gli ettari di vigneto, aumenta il lavoro ma la passione rimane la stessa.
Il 1995 è un anno particolare per la cantina, che non può più contare sull’appoggio dell’amato “nonno Guido”. Ma quello che sembrava un punto d’arrivo diventa un punto di partenza: la tradizione viene continuata perché ormai l’amore per il vino fa parte della famiglia Siliquini e deve essere tramandata. Ado la moglie Frascarelli Felicia i figli Guido e Nicola decidono, non solo di andare avanti, ma di ingrandire l’azienda.
L’anno 2005 è l’anno del cambiamento: gli ettari di vigneto aumentano, viene ristrutturata la cantina, inizia il rilancio qualitativo dell’azienda, nasce la “Tenuta Siliquini” gestita dalla terza generazione del fondatore Guido e Nicola e dalle rispettive mogli Grazie e Simona.
Nel 2013 viene realizzata una nuova cantina. Nicola, Guido e le rispettive mogli, seguono le attività di vigneto e di cantina oltre alle incombenze dell’enoturismo e della vendita diretta. Con degustazioni e serate a tema, rese necessarie dalla riscoperta di vitigni autoctoni che stanno portando ad una veloce valorizzazione del territorio. È stato lo stesso Ado, ancora attivo in azienda con la moglie Felicina, il primo a scommettere sulla potenzialità di queste terre.
L’azienda
La “Tenuta Siliquini” è un’azienda di medio – piccole dimensioni: 12 ettari, e non tutti a vite, nei pressi di Castel di Lama a un tiro di schioppo dal confine con l’Abruzzo. Il paesaggio Piceno non è monocorde come quello toscano: qui ogni azienda cura la propria “biodiversità” e “Tenuta Siliquini” non sfugge alla regola: i vigneti di Montepulciano, Sangiovese, Pecorino e Passerina sono intervallati a olio e seminativi adagiati su colline degradanti, esposte ad est ai venti marini che risalgono la vallata del fiume Tronto (l’Adriatico dista non più di 12 chilometri).